9 OTTOBRE 1963 – LA FRANA DEL VAJONT


9 OTTOBRE 1963
Che Iddio ce la mandi buona
LA FRANA DEL VAJONT
Memoria storica di una catastrofe prevedibile

Edito dalla Fondazione Centri Studi del Consiglio Nazionale Geologi

“Per ricordare dopo cinquant’anni l’immane catastrofe del Vajont si propone una cronostoria e al contempo una revisione di quanto è stato scritto sull’argomento.

E’ stata seguita la traccia segnata dalla Procura della Repubblica di Belluno nel dispositivo di rinvio a giudizio e si è ricostruita una “storia” che non è stata mai pubblicata, perché il mondo accademico non ha mai accettato il quadro sconcertante ricostruito dalla Magistratura, quel mondo accademico dei vari Giorgio Dal Piaz, Ardito Desio, Michele Gortani, Bruno Martinis, Francesco Penta, Raimondo Selli, Livio Trevisan, che ha fin dall’inizio avallato e difeso una precisa posizione: l’eccezionalità e la conseguente imprevedibilità della Frana del Vajont! E’ sufficiente scorrere le pagine del “rinvio a giudizio”, delle relazioni delle tre Commissioni d’inchiesta (ENEL; Ministero dei Lavori Pubblici; Parlamento), delle conclusioni dei Collegi Peritali nominati dal Tribunale di Belluno, per farsi un’idea precisa, inequivocabile della necessità che ha guidato politici, tecnici e scienziati ad abbracciare la soluzione che salvava tutti e tutto. La diga del Vajont, Longarone, i paesi di Erto e di Casso resteranno “monumento a vergogna perenne della scienza e della politica”.